MAC 2015, il ritorno

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WOOOOW!!!

Cioè cioè, penso che tu, caro utente, manco l’abbia già letto o ti sia sfuggito perché se minimo non hai fatto il preorder vuol dire che l’eterosessualità ti sta per raggiungere…


Va’ che bello! Va’! INTEL i7 che manco lo ha Bill Gates, questo i7 ti prende i tasks e se li struscia sui registri, li violenta a uno a uno anzi a 8 a 8 e te li tira fuori già belli che fatti…
Un botto di RAM supermegaveloce che l’ultima volta che hai provato a pronunciarne l’effettiva capacità in byte ti sei slogato le tonsille e ti hanno dovuto ricoverare…
Una memoria flash che scalpita come un cavallo sotto steroidi inseguito da un macellaio che altro non è Pistorius, anche lui sotto steroidi, col permesso di uscita per buona condotta con le gambe in alluminio APPLE!

Guarda il DESIGN, altroché Giugiaro, Pininfarina, questo è MADE IN AMMURICA!

L’alluminio durissimo impiegabile loro non lo forgiano, non lo piegano, lo RASPANO!
Prendono un blocco di alluminio da 60x60x60 e ci si strusciano il quarzo duro finché non assume la forma desiderata coi bordi arrotondati.
Ma tu non puoi capire, non te lo meriti, questo MAC 2015 è così avanti che ha già visto la seconda venuta del Cristo.
Però han fatto un errore…
SD….
Scusate…. Nel 2015 le SD? Cioè… il futuro… è il CA**O DI CLOUD.
Cioè cioè spero non abbia manco la presa ETHERNET che fa tanto 1996, l’USB che fa tanto 2000, dietro ci deve essere solo THUNDERBOLT e BASTA.
Con il convertitore thunderbolt>usb-c da comprare sul sito.

http://www.wired.it/gadget/computer/2015/01/15/mac-2015-concept-resuscita-glorioso-apple-macintosh/

 

2 commenti su “MAC 2015, il ritorno”

  1. Nel 1980 Steve Jobs ci fece dono dell’Apple III: in quell’occasione si limitò a togliere le ventole dal case. Sono passati 35 anni (e Jobs nel frattempo è pure asceso a un livello superiore di esistenza e non ha più ruoli operativi a Cupertino), ma quella tendenza al “togliere” ha proseguito ed esistere e a dare i suoi frutti. Ora non c’è più neanche il case. C’è un monolite bianco che aspetta solo i suoi scimmioni (bianchi anch’essi, per simmetria come già in 2001 (dove scimmioni e monolite erano ambedue neri)), e ha le forme sinuose del serpente che nel giardino di CupertEden tentò Eva (con nientemeno che una mela! (Forse iridata e già mozzicata? La Bibbia non riporta)). Su quest’altare glabro del consumismo metrosessuale offriamo in olocausto quel passato di cui dovremmo vergognarci fatto di cavi IDE, floppy a bassa densità e interfacce testuali [o al massimo pseudografiche]. Aspettando la resurrezione dei morti, e l’informatica del mondo che verrà (coi chip impiantati nel corpo calloso e niente più cassoni in plasticaccia sotto le scrivanie, accumulatori di polvere e cazzotti). BSOD.

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