Così finii Broken Age

BrokenAge 2016-01-10 16-47-16-62

Il caro Tim Schafer, che ci deliziò in passato con titoloni di tutto rispetto e che non nominerò perché spero bene si sappiano a menadito, dopo una bella kickstartata ci ha lasciato quest’avventura grafica.

Broken Age, preso da papà Gaben su Steam a pochi spicci, offre un interessante stile grafico di buon impatto visivo per un’avventura secondo me fatta bene e dagli enigmi molto variegati.

Ok, non si discosterà molto dal classico gameplay del punta e clicca, ma il tutto è servito bene senza nessuna frustrazione. Il gioco non risulta difficilissimo o particolarmente complicato, alcuni enigmi magari di primo acchito possono risultare “difficili”, ma non c’è nulla di tremendamente frustrante.

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Insomma, si gioca bene, ma forse non solleticherà troppo il palato di chi vuole assaporare spine e sentirsele piantare in bocca. L’hardcore gamers di Monkey Island potrà storcere un po’ il naso, almeno finché non arriverà all’alb… (no spoiler).

La storia è interessante e piena di piccoli colpi di scena, una storia che oserei definire delicata e scanzonata, anche se nasconde un bel lato oscuro, magari un po’ celato (no spoiler, again) oltre a quello visibile.

Tanti dialoghi tutti doppiati, personaggi simpatici…. oh, io non riesco a trovarci un difetto quindi andate a rompere le palle da un’altra parte!

Menzione d’onore per gli hexipal. Dannati e amati robotini servizievoli.

hexipal

In conclusione? Da provare e finire!

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