PSVita cioè l’erede della PSP può essere aperta come una noce di cocco grazie allo sforzo di valorosi utenti e non di certo di Sony il cui compito naturalmente è rendere le cose difficili. Poiché son anni che ormai è morta e sepolta l’unico sfizio su questa console è l’utilizzo per il retrogaming, un po’ come la PSP. Sony invece di lasciar correre così da favorire gli appassionati ha tentato fino alla fine di mettere i bastoni sulle ruote, MA LASCIATELA LIBERA QUESTA CONSOLE! Poiché tanto non ci ricaverete un soldo! Questa piccola guida è ovviamente a solo scopo didattico per dimostrare che è una goduria utilizzarla per giocare ai giochi PSX e anche quelli di altri sistemi 😉 ATTANSION: pericolo di brickaggio! (Vedere giù se invece è un lieve softbrick)
IN GENERALE:
• Se avete una PSVita con il firmware 3.60 vi basterà installare Henkaku per poter installare VitaShell (tipo un file manager per PSVita) e installare attraverso di lui le altre applicazioni (selezionando install sull’installer). Henkaku va avviato ogni volta che si avvia la PSVita poiché è temporaneo.
• Se avete una PSVita con il firmware superiore bisognerà installare Moduro.
• Se avete una PSVita con il firmware superiore uguale al 3.73 bisognerà installare una versione di Moduro modificata.
Emulatori: per PSX c’è ADRENALINE, sempre da installare con VitaShell, per tutti gli altri sistemi c’è Retroarch basato su Libretto (quello che ho installato anche su Raspberry Pi…) solo che è un po’ rognoso su PsVita.
In caso di softbrick: se vedete che la console continua ad avere schermo nero all’inizio oppure cerca di aggiornare e fallisce sempre in un bootloop continuo è il caso di ripristinarla (seguirà link per farlo). Se invece avete brickato duro e fisso, ragazzi… son rischi del mestiere da mettere in conto. Sfogatevi e dopo fregatevene.
Poiché tecnicamente si “emula” una PSP che emula una PSX c’è sempre questa bella guida se usate anche l’emulatore PSX sul PC: