Quando un lavoro è in corso si dice in gergo “WIP” cioè “work in progress”, ma questo gioco è ben lontano dall’essere pure in corso, al massimo è in cammino, anzi forse è seduto su una poltroncina, una poltroncina nel basement.
Percorso di sviluppo del gioco:
- Ideazione durante sosta in doccia
- Bozza generale su foglio di carta randomico
- Bozza su computer
- Blocco dello scrittore
- Seduta terapeutica di Oculus Rift
- “che gioco?”
- Aggiunta di elementi di dubbia giocabilità
- Audio fatto con la bocca
- Test generale
- Affidamento ai beta testers
- Pubblicazione sulla piattaforma Sudore (come Steam, ma puzzone, più puzzone)
- Enjoy money
- Ci si ricorda che è free e che è mmmmerda e quindi no money
- Lo si aggiorna con la patch 1.0 inserendo lo scaffale delle CPU VECCHIE.
Nel gioco sarà possibile spruzzare il proprio “io liquido” in giro per il basement, a lato un test con raffigurato anche l’estintore per confondere le menti più pudiche.
Da una prima bozza inviata a John Carmack è nato un piccolo dibattito su cosa dovrebbe essere pubblicato e cosa no, in particolare il noto sviluppatore e genio ha commentato, in un passaggio registrato per una TV svizzera, dopo alcuni secondi di gioco con:
Che cos'è questa feccia immonda che mi ritrovo dinnanzi?
Ma il team di sviluppo Fulviuz and the Basement non si scoraggia: aggiungerà nel gioco anche le famose damigiane dell’analcolico biondo che fa impazzire il basamento e da lì sarà tutta in discesa.
Anche oggi, nel non poco affollato panorama Indie italiano, una nuova scoreggia ha dato prova di poter nascere e probabilmente morire sul lurido pavimento di un basement ammuffito.
Dove sono le damigiane di urina?
In cantina
Mi faccio una sega
Nel dubbio