Oculus Fulviuz

Una nuova luce brilla oltre le retine.
Cos’è?
Son quei soldini picculini che son giunti nelle tasche di quello sprecone del Fulviuz. Vediamo un po’…

Cosa ne farà? Comprerà le labbra nuove per la RealDoll®?
No, ha già la scorta e le stampa in 3D col filamento SoftDollSkin® a 250°C.

Il Fulviuz prende l’Oculus, anche se è di Facebook e Zucckembirghio sicuramente lo sta adattando per vedere tutte le foto in 3D delle vostre amiche e sorelle (o fidanzate, fate voi).

Ingoiamo questa cosa -cioè il fatto che sia stato comprato da Zuckemburghio- e parliamo dell’Oculus.

Che figata.
Avevo già blandamente provato il prototipo e sguazzato col CardBoard di Google dal 2014 (vedere vecchi articoli). La sensazione del pixel però ancora è presente, ma la giocosità e la computazione della realtà virtuale nel nostro corpicino umano è molto forte.

Due sensori bastano se li incrociate per bene, 3 porte USB3.0 sono necessarie (prendete una scheda interna pci-e nel caso) così come è necessaria almeno un’altra porta HDMI sulla scheda video.
Il tutto a corredo di un PC decente.
Il mio è del 2013, un i5 a 4.0GHz, 16GB ram con una RX 480 8GB frutto di qualche aggiuntina nel corso degli anni.

La libreria Oculus offre molte demo e puttanate assortite: la stanza Virtuale è GODERECCIA, il menù a polso come i miglior film di fantascienza è SBURRO, il desktop virtuale usabile è ABOVE THE TOP.

I controller dopo qualche minuto sono naturali: prendere una pistola, scoccare una freccia, esplorare un particolare di un oggetto 3D diventa molto facile e intuitivo. Il tutto è progettato perché il movimento naturale della mano poi si rifletta nel mondo di gioco.

Che bello vedere le proprie manine riportate in 3D!

Detto questo, provvederò a breve a testare i molti giochi presenti nello store e la compatibilità con il Steam VR e con altre cagate (giochi di tipologia shooter devono essere come camminare su uno sterminato tappeto di CPU vecchie ovvero GLORIOSI).

Già immagino un BASEMENT 3D dove indosso un visore VR 3D e dentro quello vedo un altro BASEMENT 3D dove indosso un visore VR 3D ecc… finché non si raggiunge l’ASCENSIONE immergendosi in almeno 7 livelli di VR e giungendo al Nirvana.

Ricordiamoci però che l’attuale tecnologia disponibile ai consumatori c’è da un bel po’ in forma più primitiva. Anni fa era una cosa da fantascienza per noi comuni mortali, ma chi faceva ricerca in tal campo aveva già pensato a tutto, mancavano solo computer potenti per sparare le grafiche attuali:

Cosa ci offrirà il futuro, oltre ai già, penso, rilasciati GIOCHI HOT IN VR? Magari i sensori per le mani saranno inclusi all’interno di guanti indossabili, meno impegnativi e più comodi… Uhm, no forse prima ci sarà una rivoluzione sui GIOCHINI HOT con tanto di annusata di schiene femminili!

8 commenti su “Oculus Fulviuz”

  1. Mai usare l’oculus da nudi.
    Zucckembirghio tramite i sensori dell’oluculus scansiona il vostro cazzetto moscio (o in tiro, dipende a cosa giocate), poi lo invia ai suoi server privati, scarica i dati e ne ricostruisce un modello 3d che poi passa allo slicer che poi passa alla sua stampante 3D di nuova concezione (ottica). Così si stampa la vostra vergogna in gomma e se la mette sulla sua immensa scrivania.
    Una volta la cinesa, la mogliera, si è presentata nel suo ufficio e lui era lì impegnato a sistemare l’ultima pisella stampata sul ripiano in legno così gli ha domandato “Zucckembeigie cosa fai???” e lui “I cazzi degli altri”.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *